O.

Ci sono persone che appaiono nella nostra vita, poi le dimentichiamo, e poi quando meno te lo aspetti ti tornano alla mente.

Oggi mi sono ricordato di una persona perché, parlando con sua moglie, mi ha accennato che è all’ospedale e, dopo una notte in cui le sue condizioni erano gravi, ora sta meglio.

Sto parlandi di O., l’ex titolare della sala giochi dove ci si trovava anni fa.

Cari giovanissimi, una volta le sale giochi non contenevano solamente le macchinette che erogano denaro, ma veri e propri cabinet con dei giochi che andavano a gettoni. La qualità era molto più scarsa dei giochi che si possono scaricare sui telefoni, ma devo assicurarvi che giocarci era un piacere. Era un piacere persino cambiare i soldi nel cambiamonete e farsi erogare i gettoni.

I più fighi, addirittura, giocavano fumando e tenendo la sigaretta nella stessa mano con cui tenevano la “manetta”.

In quei tempi di pettinature strane e giubbotti improbabili nella nostra compagnia era in atto un cambiamento: prima si usciva alla sala giochi delle cupole (ora c’è, se non erro un’assicurazione), ma era stata chiusa e noi eravamo una compagnia vacante. Dopo qualche mese provvisori al bar Pellegrino (che adesso ha un altro nome ed è un bar fighetto) aprì la sala giochi della stazione e andammo in massa lì.

Il titolare era, come ho detto, O. .

Era un personaggio che non si scorda facilmente: fumava quattro pacchetti di Multifilter al giorno e bestemmiava come un turco. Per di più contestualizzava la bestemmia in relazione alla situazione senza mai farla apparire scontata.

Per quanto volgare, ci era simpatico e per un annetto ha fatto parte della nostra vita e ci ha involontariamente isegnato una notevole quantità di insulti che mi tornano utili anche oggi.

Mi è spiaciuto sapere che in questo momento è all’ospedale (alla fine 80 sigarette al giorno chiedono il conto), ma sono felice che la sua situazione sia migliorata. Conoscendolo, appena si è ripreso, avrà chiesto di fumare.

E quando gli avranno detto che in ospedale non si può, avrà bestemmiato.


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